In molti quadri io cerco (non so se ci riesco) un bloccaggio dell’immagine, una totale assenza del tempo e soprattutto una particolare luce che preannunci uno strano assurdo miracolo. Non credo si possa chiamare speranza, ma emozione e felicità dell’attesa. In un suo testo critico Franco Solmi diceva: “Non è la prima volta che l’arte oppone la propria assurda coscienza felice alla coscienza infelice del mondo”. Sandro Luporini